Olivia

Il risvolto peggiore di una convivenza forzata è quando avvengono le alleanze. Indovinate con chi si è alleata la Rosina? Con Oliva. Stamattina si parlavano e mi guardavano con sufficienza vicino alla cyclette, Olivia diceva alla Rosina: “Vedi, è nuova: quattro anni che è qui, mai usata. Neanche un chilometro”. Poi, le ho sentite che confabulavano e mi sono avvicinata. Ho sentito che dicevano che figurati se diventavo podista nei giorni del coronavirus. Che quasi tutti sono diventati podisti nei giorni del coronavirus, ma io non c’era pericolo, io podista non lo tornavo a essere neanche col coronavirus. Ho fatto finta di non sentire. E allora Olivia è andata in giardino. Oggi vi parlo di Olivia. L’attività principale delle giornate di Olivia è una: scavare. Olivia scava. Scava così tanto che il mio giardino sembra la luna. I cani quando crescono non scavano più, ma Olivia scava sempre anche se ha 7 anni. Scava di più, anzi. Il mio giardino è pieno di buche che sembra la luna. Che ho pensato di dirlo a quelli che verranno poi nel bed&breakfast che il mio giardino sembra la luna. E se dico loro che sembra la luna, forse vengono perché è romantico e le buche le vedranno belle come la luna. La seconda attività principale delle giornate di Olivia è abbaiare. Olivia abbaia. Se poi mi vede andare via, Olivia abbaia ancora più forte perché non vuole che io vada via. Il coronavirus, a lei piace perché non vado via e sto a casa con lei. Ma Anna dice che, da lontano, la sente comunque che abbaia di felicità perché sono a casa. Olivia l’ho vista la prima volta su un aereo mentre andavo in Cina. Non era sull’aereo, Olivia. Sull’aereo, c’era Paul. Che anche Paul andava in Cina. Era maggio 2013. E in una cascina di Neviglie, quel giorno erano nati otto cuccioli. Lui mi mostrò una foto su quell’aereo che andava in Cina. Uno dei cuccioli era Olivia, ma non sapeva ancora di essere Olivia. Olivia era tutta bianca da piccola. Come i dalmata de La Carica dei 101, che Crudelia le era scappata la maionese che erano tutti bianchi. Perché lei, coi dalmata de La Carica dei 101, voleva farsi la pelliccia a pois. Io, con Olivia, non volevo farmi la pelliccia. Gliel’ho detto a Paul e allora lui me l’ha data più volentieri. È Olivia, in realtà, che ha scelto me. Mi ha vista e non mi ha più lasciata andar via senza di lei. Da quel giorno, è diventata Olivia. Olivia ha la faccia d’angelo, che se la vedi sembra che domani la fanno beata. Ma sotto quella faccia d’angelo, che sta per essere proclamata beata, si nasconde una che scatena l’inferno. La prima volta che ha scatenato l’inferno a casa mia, avrà avuto cinque mesi. Che ancora io non lo sapevo che aveva questa dote di scatenare l’inferno. Io avevo la prima lezione del corso Ais. Torno a casa e trovo l’inferno. Subito, vi giuro, ho pensato: i ladri! Tutto un subbuglio: cassetti aperti, roba in giro, armadi divelti, vestiti rotti, il letto disfatto, spazzatura ovunque. Un inferno, appunto. Olivia non c’era e quindi per me, erano venuti i ladri e l’avevano presa. Ma mi sbagliavo. Perché dopo aver distrutto tutto in casa, Olivia ha attaccato lo stendibiancheria. E lo stendibiancheria cadendo l’ha intrappolata. L’ho trovata intrappolata con la faccia d’angelo che sta per essere proclamata beata. Da quella volta, ha spesso scatenato l’inferno in casa ma mai più come quella volta perché ho capito che dietro quella faccia d’angelo che sta per essere proclamata beata, si cela una che scatena l’inferno. Una volta ha scatenato l’inferno a Como, a casa di Donatella: gliel’avevo affidata e l’avevo avvertita, ma Olivia è scaltra ed è riuscita lo stesso a scatenare l’inferno. Donatella non si è neanche arrabbiata perché ha detto che Olivia le ha tirato fuori delle cose che lei non sapeva neanche di avere. Un’altra volta ha cercato di saltare la rete, ma è rimasta incastrata con le zampe dietro e l’ho trovata che penzolava a testa in giù. Ho dovuto usare le cesoie per toglierla. Dovrò dire agli ospiti del bed&breakfast che chiudano almeno la porta della stanza perché ho un cane con la faccia d’angelo che sta per essere proclamata beata, che scatena l’inferno. Olivia ha un’altra dote: ruba. Una sera d’estate, che avevo invitato a cena un’amica, Olivia ha rubato un chilo di gamberoni di Santa Margherita ligure. Li ha ingoiati così, interi. Ma non è l’unica volta che Olivia ha ingoiato intero del cibo. Un’altra volta è successo la notte di Natale del 2018. Perché Olivia, da una che attende di essere proclamata beata, le sceglie bene le date in cui scatenare l’inferno. Sapete quelle serate che fuori fa freddo ma tu sei al caldo, con gli amici più belli, il profumo del bollito nell’aria e tu che hai stappato venti Magnum e sai che tanto dopo non devi guidare? Ecco, Olivia ha scelto proprio quella sera per ingoiare intera la coda del bue. L’ha rubata quatta quatta. Perché Olivia è più rapida del coronavirus quando vuole. E l’ha buttata giù tutta intera la coda del bue. Non l’ha manco masticata. Peccato che la coda del bue non sia andata giù, ma sia rimasta incastrata. Che dalle radiografie si vedeva l’esofago di Olivia con una fila di ossa ad arpione della coda del bue. Da Viarigi, la notte di Natale, il primo ambulatorio veterinario aperto l’ho trovato a Moncalieri. Settanta chilometri e sottolineo settanta. Che mentre guidavo pensavo ai venti Magnum aperti. Quaranta punti sulla pancia e una parcella che era un viaggio alle Maldive: ve la riassumo così com’è finita la notte di Natale del 2018 con Olivia. Olivia è stata ricoverata tre giorni e in quei tre giorni in clinica ha fatto un sacco di amicizie, perché Olivia è simpatica. E ci telefonano ancora oggi dalla clinica per farci gli auguri di Natale. Quando sono andata a prenderla, l’ho trovata al bar insieme al suo dottore preferito, che era giovane e bello. Che se poi è giovane e bello, come Stefano, Olivia fa ancora di più la faccia d’angelo che sta per essere proclamata beata. Olivia socializza non solo con i veterinari, Olivia socializza con tutti. Donne, uomini, cani, gatti. Quando siamo andate al Canile ConFido Nizza Monferrato a scegliere Agata, che non sapevamo che Agata aspettava proprio noi quel giorno ma ci aspettava, Olivia era il cane più felice del mondo. Perché ho pensato che per lei il canile deve essere una specie di wine bar. Per capirci, a Olivia piace il canile Confido di Nizza come a me, di Nizza, piacciono i Cugini di Torino. Che se venissero i ladri Olivia sarebbe il cane più felice del mondo. Le verrebbero gli occhi a forma di cuore. Ma i ladri, se vedono l’inferno che scatena Olivia e sentono l’alito che puzza della Nonna, non so neanche se vengono proprio volentieri qui. I ladri preferisco andare in una casa che non s’è già scatenato l’inferno e dove non c’è una Nonna con l’alito che puzza. Vi dicevo dunque che la Rosina si è alleata con Olivia. E tanto lo so che anche voi vi alleate con Olivia, perché lei ha la faccia d’angelo che sta per essere proclamata beata. E voi ci credete. Io però la tengo d’occhio. Perché Olivia sarebbe capace proprio di scegliere i giorni del coronavirus per combinarne qualcuna, che i giorni del coronavirus per combinarne qualcuna sarebbero peggio della notte di Natale dopo che hai aperto venti Magnum.