La domenica delle Palme

La Rosina e io, oggi, ce la siamo presa con calma. È domenica e la domenica te la devi prendere con calma, che già si corre tutta la settimana. E anche se con il coronavirus, non si corre tutta la settimana, noi ce la siamo presa con tutta calma questa domenica. Che poi la domenica vorresti fare tutto. Ti alzi e dici: oggi faccio tutto io. Ma quando ti alzi non sai ancora che, in realtà, è la domenica che decide cosa farai, non tu. E la domenica passa e tu dici: cosa ho fatto oggi? Boh. Oggi, di diverso, è la Domenica delle Palme. A Viarigi, ci hanno fatto la consegna a domicilio della “rama d’uliva” benedetta. A Viarigi, nessuno vuole consegnare a domicilio perché è lontano. Ma la “rama d’uliva” ce l’hanno messa i ragazzi del paese, che sono qui e allora ci hanno fatto la consegna a domicilio. Non so se negli altri paesi, te lo fanno un servizio a domicilio così bello. Se non fosse la Domenica delle Palme, sembrerebbe la domenica che passavamo da giovani. Ve la ricordate la domenica che passavamo da giovani? Noi, da giovani, la domenica le passavamo al Bar della Piazza di Refrancore. Ma io non vi voglio parlare della domenica che passavamo al Bar della Piazza di Refrancore. Vi voglio parlare però di due personaggi di Refrancore. L’idea me l’ha data Alberto, che nessuno lo conosce come Alberto ma tutti lo conoscono come il Citte, che ieri ha pubblicato delle foto. Il primo personaggio di cui vi voglio parlare si chiamava Bedu. O meglio tutti lo chiamavamo Bedu. Che io non so neanche come si chiamava davvero il Bedu perché l’ho sempre chiamato così: Bedu. Il Bedu era non tanto alto ed era robusto con la faccia simpatica. Da piccola piccola, pensavo che il Bedu fosse nato con il cappello in testa. Il Bedu suonava la tuba nella Banda musicale di Refrancore. La tuba gli assomigliava anche un po’ al Bedu. Pensateci voi che lo conoscevate: non gli assomigliava la tuba al Bedu? E vi racconto cos’è successo, una volta, al Bedu mentre suonava la tuba nella Banda musicale di Refrancore. Sapete che nei paesi, la Banda musicale suona al funerale. Non sempre, ma nei paesi è probabile che la Banda musicale suoni al funerale. Nei paesi, siamo fatti così: ci piace così tanto ascoltare la musica che la vogliamo anche ai funerali. La Banda musicale, quando suona al funerale, sta davanti a tutti, anche al prete. E se sta davanti al prete vuol dire che proprio è davanti. Quella volta la Banda musicale di Refrancore stava davanti a tutto il funerale e c’era una curva, ma il Bedu era talmente impegnato a suonare la tuba che non si è accorto che c’era una curva. Tutti hanno fatto la curva e il Bedu che non ha fatto la curva, è rotolato giù dalla riva, lui e la tuba. Non si è fatto niente, ma è rotolato giù dalla riva. Ora, ai funerali, non bisognerebbe ridere. Ma quella volta è stato difficile per quelli di Refrancore non ridere al funerale vedendo il Bedu che rotolava giù dalla riva con la sua tuba. L’altro personaggio che vi voglio raccontare si chiamava Ringo. Ringo non era un soprannome come Bedu. Ringo si chiamava proprio così perché Ringo era un cane. In realtà, Ringo nessuno lo chiamava Ringo. Tutti lo chiamavamo “il vice sindaco”. L’aveva ribattezzato così la Anna Belcore, la benzinaia, che diceva: “Citu, citu, che passa il vice sindaco!”. Ti giravi e dietro passava Ringo. Ringo il vice sindaco era il cane della Laura e della Graziella Ossola ed era sempre presente alla vita del paese come fa un vero vice sindaco. Mi è venuto in mente con il Bedu, perché Ringo il vice sindaco seguiva sempre la banda: ai funerali come al 25 Aprile. Lui apriva il corteo. Ringo il vice sindaco andava tutte le mattine a fare colazione al Bar della Piazza di Refrancore. E aveva anche dei gusti difficili perché se gli davi la brioche del giorno prima, andava a sotterrarla. Non la voleva la brioche del giorno prima, Ringo il vice sindaco. Ringo il vice sindaco è in tutte le foto delle ricorrenze più importanti: le comunioni, i matrimoni, le celebrazioni del 25 Aprile, il corteo del 1° Maggio. Una volta è andato persino ad ascoltare il concerto di Dino e Franco Piana. A Ringo il vice sindaco, piaceva stare tra la gente. Mio papà mi ha raccontato che, nel 2004, l’ultima volta che lui è stato eletto sindaco di Refrancore, Ringo il vice sindaco è andato anche al primo Consiglio comunale. Ringo il vice sindaco è venuto anche al funerale di mia nonna Alida. Una volta Ringo il vice sindaco è andato al mercato del venerdì ed è arrivato a casa dalla Laura e dalla Graziella con un salame intero che non si sa dove l’abbia “comprato” esattamente. A me piace ricordare il Bedu e Ringo il vice sindaco perché in tutti i paesi c’è sempre un Bedu e c’è sempre un Ringo il vice sindaco. Qui a Viarigi, c’è il cane della Mariuccia che ha solo tre zampe ma è un po’ come Ringo il vice sindaco e lo vedi anche ai funerali. Perché nei paesi, durante il coronavirus, non tutti ti fanno le consegne a domicilio perché essendo un paese sei sempre troppo lontano da tutto. Ma ci sono i Bedu, i Ringo il vice sindaco e i ragazzi che, la Domenica delle Palme, ti portano a casa la “rama d’uliva” benedetta. E nei paesi, allora, non ti senti mai solo.