Gli Alpini sempre allegri

La Rosina e io stavamo tagliando il prato, oggi, e si è messo a piovere. Doveva piovere stasera ma piove già adesso che non è ancora sera. La pioggia non a tutti piace. Durante la pandemonia, già uno non ha proprio l’allegria a mille: se poi non ti piace la pioggia, ti scappa la maionese. La pioggia però adesso serve. Vi spiego perché serve la pioggia. La pioggia serve non solo per bagnare i campi. Ma soprattutto durante la pandemonia la pioggia serve a portare via i pollini, che gli allergici in questi giorni la facevano la danza della pioggia. Li ho visti gli allergici che facevano la danza della pioggia. Chi è allergico, in questi giorni di pandemonia, vive un dramma. Il dramma è andare in giro e, visto che sei allergico, starnutisci. Di solito, starnutire è normale, ma non durante la pandemonia. Se starnutisci durante la pandemonia, guai, non si può. È diventato vietato starnutire. Che io ho sempre paura, quando sono in giro che mi venga di starnutire. Ma guarda un po’ che strana paura che ci è venuta. Io ho un’amica di Milano, Anna, che è allergica all’aglio ma proprio allergica e a me non si avvicina mai perché non si fida di me. Sa che io potrei avere dell’aglio in borsa. Tiene sempre le distanze. Anna non la posso mai invitare al Bagna Cauda Day. Lei è più sfortunata degli allergici al polline perché anche se piove, all’aglio è sempre allergica. La pioggia e l’aglio mi hanno fatto ricordare il 2003. Il 2003 è stato quell’anno che, da marzo a settembre, non ha mai piovuto. Ve lo ricordate? Se non amate la pioggia, il 2003 è stato il vostro anno. Io, al 2003, ci penso ma per l’aglio. Che adesso ve lo racconto l’aglio del 2003. Era maggio ed eravamo ad Aosta. Adunata nazionale degli Alpini. Che maggio è il mese dell’Adunata nazionale degli Alpini. L’Adunata nazionale degli Alpini è una festa bellissima. E ci sono così tante persone allegre, ma così tante persone allegre che non le hai mai viste così tante persone allegre tutte insieme. Con la pandemonia, così tante persone allegre tutte insieme non le vedremo perché non ci possono stare tante persone allegre tutte insieme. Ma nel 2003 non c’era la pandemonia e potevano ancora stare tante persone allegre tutte insieme. Elena e io siamo andate all’Adunata di Aosta con il gruppo Alpini di Castagnito d’Alba. Il gruppo Alpini di Castagnito d’Alba, già da solo, era quello che si poteva definire tante persone allegre tutte insieme. Elena e io, con tante persone allegre tutte insieme, siamo sempre state bene a mille. Adesso tante persone allegre di allora sono già nel paradiso degli alpini allegri. Uno di questi è Cinto. Cinto era un alpino allegro, ma era anche un cuoco. Cinto aveva il ristorante dell’Antica Torre di Barbaresco, che adesso non c’è più Cinto ma c’è ancora il ristorante dell’Antica Torre di Barbaresco. La specialità di Cinto erano i tajarin. Che dovevate vedere alle Adunate quando Cinto si metteva a fare i tajarin. Cinto faceva i tajarin per cento, anche centocinquanta persone allegre tutte insieme. Nel 2003 Cinto ha detto: stasera bagna cauda. Anche la bagna cauda era per cento, anche centocinquanta persone allegre tutte insieme. Per fare la bagna cauda per cento, anche centocinquanta persone allegre tutte insieme, avete presente quante teste d’aglio servono? Servono minimo cento, centocinquanta teste d’aglio. Che Anna le consiglio di non leggere neanche questa storia che le potrebbe venire l’allergia solo a sentirla. Ma noi non eravamo in Piemonte, eravamo ad Aosta e minimo cento, centocinquanta teste d’aglio non era facile trovarle. Così siamo partiti in venti alla ricerca delle minimo cento, centocinquanta teste d’aglio. FrancoBeppe, Elena e io formavamo una squadra. Che se lo ricordano ancora i bottegai di Aosta che gli alpini di Castagnito d’Alba hanno svaligiato l’aglio nei negozi. Dopo di noi, non si trovava più una testa d’aglio in tutta la città. Trovare una testa d’aglio ad Aosta dopo di noi era come trovare le mascherine durante la pandemonia. Quella sera Cinto ha preparato la bagna cauda per cento, anche centocinquanta persone allegre tutte insieme. Il giorno dopo, intorno alla tenda degli alpini di Castagnito d’Alba, il vuoto. Nessuno, il giorno dopo, si avvicinava alla tenda degli alpini di Castagnito d’Alba. Tutti giravano alla larga. Sembrava già un po’ la pandemonia, ma era solo l’effetto del dopo bagna cauda. Che se uno se la deve proprio immaginare una soluzione per tenere le distanze durante la pandemonia, l’effetto del dopo bagna cauda docet.