L’asteroide

Ci chiedevamo io e la Rosina se è già caduto l’asteroide o se deve ancora cadere. Che volevamo andare a raccoglie due carciofi nell’orto ma non sapevamo bene se l’asteroide era già caduto o se deve ancora cadere. Che non sarebbe la prima volta che qualcosa dal cielo sceglie di cadere qui in zona eh. Che bisogna fare attenzione qui in zona quando cade qualcosa dal cielo, perché ci sceglie per cadere. Voi lo sapete che qui in zona, il 17 febbraio 1935, è caduta una meteorite di 15 chili? Ve lo giuro: una meteorite di 15 chili. Che se beccava qualcuno in testa, lo accoppava. Che adesso ve lo racconto cosa è successo quel 17 febbraio 1935. Non era probabilmente un anno bisesto come quello della pandemonia. E non era nemmeno un venerdì 17. Fosse stato un anno bisesto come quello della pandemonia o un venerdì 17 accoppava di sicuro qualcuno la meteorite di 15 chili che è caduta. Era una domenica sera. Le 21,30 più o meno. Per cadere la meteorite, ha scelto Montemagno. Montemagno è un paese bello a mille. C’è un castello e un muro alto che si gioca a tamburello. Adesso c’è anche la pandemonia a Montemagno. E oggi ho letto che Patrizia ha scritto che Piero è andato nel paradiso dei giocatori di tamburello. Io non lo so chi fosse Piero ma mi sembrava uno simpatico a mille e allora lo dedichiamo a lui, la Rosina e io, questo pezzo oggi. La sera del 17 febbraio 1935 il Virgilio Raimondo tornava a casa a piedi, in mezzo alle vigne, dopo una visita alla morosa, la Margherita Varvello di Grana. Guardava il cielo felice, il Virgilio Raimondo, mentre tornava a casa a piedi, in mezzo alle vigne, dopo una visita alla morosa, la Margherita Varvello di Grana. E mentre guardava il cielo, il Virginio Raimondo, ha visto una palla di fuoco. Il Virginio Raimondo si è spaventato a mille della palla di fuoco nel cielo ed è arrivato così in fretta a casa che si è stupito persino lui tanto è arrivato in fretta a casa. Il giorno dopo, il Virginio Raimondo gliel’ha raccontato al podestà del Comune di Montemagno Lorenzo Ferraro. E il podestà del Comune di Montemagno Lorenzo Ferraro gli ha creduto a Virginio Raimondo. Meno male che gli ha creduto il podestà del Comune di Montemagno Lorenzo Ferraro al Virginio Raimondo. Quando sono andati, il giorno dopo, nella vigna hanno trovato la meteorite in tanti pezzi che aveva bruciato un pezzo di filare e fatto un solco di più di dieci metri per terra. Meno male che non gli è caduta in testa al Virginio Raimondo, la meteorite, che altrimenti lo accoppava e la Margherita Varvello di Grana poi piangeva. Gli è andata bene al Virginio Raimondo. Fosse caduta nel 2020 che è un anno bisesto, gli cadeva in testa al Virginio Raimondo la meteorite di Montemagno. Se ne parlò tanto all’epoca della meteorite di Montemagno. I giornali scrissero per tanti giorni perché non avevano da scrivere di pandemonia e così scrivevano della meteorite di Montemagno. Sembrava “maciafer”, il carbon fossile bruciacchiato, mi ha detto una volta fratel Angelo Raimondo che aveva 10 anni quando è caduta la meteorite di Montemagno. Io, la meteorite di Montemagno, l’ho vista. Finita la pandemonia, potete vederla anche voi al Museo di Scienze Naturali di Torino. Sono solo più i frammenti della meteorite che aveva raccolto nella vigna il podestà del Comune di Montemagno Lorenzo Ferraro e li aveva mandati al Museo di Scienze Naturali di Torino. Perché i pezzi belli il podestà del Comune di Montemagno Lorenzo Ferraro se li è voluti tenere lui ma poi li ha persi. E si sono conservati solo i frammenti della meteorite in una piccola ampolla che se l’erano dimenticata lì dal ’36. Tanti anni dopo, nel 2006, la piccola ampolla dimenticata nel ’36 con la meteorite di Montemagno, l’ha ritrovata uno di Nizza Monferrato, Mariano Gallo. Quelli di Nizza Monferrato sono svegli a mille e lui l’ha ritrovata la meteorite di Montemagno. Mariano Gallo è nato il mio stesso giorno, il 26 settembre. Come Ada, Gino del Ristorante Roma di Costigliole, Loredana. Noi ci chiamiamo quelli del ’26. Mariano Gallo, quando ha ritrovato la meteorite di Montemagno, era responsabile della sezione di Mineralogia del Museo di Scienze Naturali di Torino. Adesso non lo so se è ancora il responsabile della sezione di Mineralogia del Museo di Scienze Naturali di Torino, ma è sempre nato il 26 settembre. E allora accetto la sfida del libro che mi hanno lanciato Vittoria e Rosanna e vi consiglio di leggere “Una caduta meteoritica nel Comune di Montemagno (Asti)” scritto da Mariano Gallo ed Emanuele Costa, che vi raccontano bene la storia della meteorite di Montemagno. Che non so dove si può comprare il libro, dove si può comprare il libro glielo chiediamo a Mariano, ma qui 👉 https://bit.ly/3f5dTbM trovate un estratto del libro che ve lo potete scaricare e leggere per far passare un po’ più veloce sta pandemonia.