La Frazione Garbazzola di Calamandrana

Oggi la Rosina e io abbiamo consultato il sito della Regione Piemonte. Volevamo vedere sul sito della Regione Piemonte quanta pandemonia c’è nella Regione Piemonte. Pandemonia ce n’è abbastanza nella Regione Piemonte. E poi, abbiamo guardato quanta pandemonia c’è a Viarigi. Sapete quanta pandemonia c’è a Viarigi? Zero. L’Ottavio Feliciani, il falegname di Viarigi, mi ha scritto un messaggio che la pandemonia a Viarigi si spaventa e non viene perché siamo dei “magnetizà”. A Viarigi, ci chiamano così, i magnetizà, perché ci fu uno che a fine 800 ha portato una tale pandemonia che se ne parla ancora oggi. Si chiamava don Grignaschi, che era uno che gli piaceva fare festa, bere il vino, mangiare, ballare. E allora è venuto a Viarigi, a fare festa, bere il vino, mangiare, ballare. Gli piacevano anche le femmine a don Grignaschi. A me don Grignaschi mi è sempre stato simpatico assai. Una volta la Rosina e io ve la raccontiamo la storia dei magnetizà di Viarigi, ma oggi non vi voglio parlare dei magnetizà di Viarigi. Oggi vi voglio parlare della Frazione Garbazzola di Calamandrana. Alla Frazione Garbazzola di Calamandrana non so neanche se è già arrivata non solo la pandemonia, ma la notizia della pandemonia. La pandemonia nella Frazione Garbazzola di Calamandrana c’è sempre stata, quindi non si spaventano se arriva. La Frazione Garbazzola di Calamandrana me l’ha presentata Pier Ottavio. Pier Ottavio è l’amico più simpatico che ho. Io lo chiamo Pierotto. Perché se sei con Pierotto non puoi non ridere. Pierotto ti fa ridere, ma ridere che ridi a mille. Anche se c’è la pandemonia, lui ti fa ridere. Ieri, per dirvi, c’ha fatto ridere, a me e alla Rosina, perché ci ha detto che «in virus veritas». E quindi la Frazione Garbazzola di Calamandrana me l’ha presentata lui che c’è nato nella Frazione Garbazzola di Calamandrana. La prima volta che sono stata alla Frazione Garbazzola di Calamandrana, ho incontrato per strada Pierino d’Faravé detto Purine’t. Pierino d’Faravé, detto Purine’t, andava tutti i giorni a far la spesa da Frazione Garbazzola di Calamandrana a Calamandrana con la sua bici, ma Pierino d’Faravé, detto Purine’t, non saliva sulla bici. Nessuno l’ha mai visto salire sulla bici. Pierino d’Faravé, detto Purine’t, la portava con una mano. Con l’altra mano, Pierino d’Faravé, detto Purine’t, portava un ombrello. Solo una volta, si narra che Pierino d’Faravé, detto Purine’t, avesse chiuso l’ombrello. Quel giorno che Pierino d’Faravé, detto Purine’t, aveva l’ombrello chiuso, pioveva. Pierino d’Faravé, detto Purine’t, aveva una concezione tutta sua dell’ombrello. Perché lo chiamavano “Purine’t” me l’ha raccontato Pierotto: nelle liti con suo padre, Pierino d’Faravé tirava fuori il purejn, il falcetto per tagliare l’erba. Non ha mai centrato nessuno, ma è per quello che lo chiamavano Purine’t. Quel giorno Pierotto, di Pierino d’Faravé, detto Purine’t, mi ha detto: è il più sano della Frazione Garbazzola di Calamandrana. Che io non ci credevo: figurati, gli ho detto. E invece, poi, negli anni ho dovuto ricredermi. Era vero che Pierino d’Faravé, detto Purine’t, era uno dei più sani della Frazione Garbazzola di Calamandrana. Di Frazione Garbazzola di Calamandrana, è anche una mia ex collega Enrica. Lei dice che alla Frazione Garbazzola di Calamandrana, sono tutti un po’ squinterni. Lei dice anche che la Frazione Garbazzola di Calamandrana è identica precisa scientifica a Macondo di Cent’anni di solitudine. Tutti un po’ squinterni. Che lei non è nata lì, ma si trova molto bene tra gli squinterni di Frazione Garbazzola di Calamandrana. Che io la capisco perché anch’io non sono a Viarigi, ma mi trovo bene tra i magnetizà. Anche Enrica è un po’ squinterna. Voi fate finta che non avete sentito, ma poi una volta ve lo racconto perché è un po’ squinterna. Lì dove vive lei abitava una volta Fandin. Fandin, d’estate, gli piaceva cantare con le cicale. Si affacciava alla finestra e cantava romanze liriche insieme alle cicale. Davanti alla casa di Fandin, abitava Dadan che non lo poteva soffrire Fandin quando cantava con le cicale. A Dadan gli scappava la maionese quando Fandin cantava con le cicale. E allora anche Dadan cantava e ripeteva “merda dadan merda dadan merda dadan” finché Fandin e le cicale non smettevano di cantare. Altrimenti non smetteva neanche Dadan. Di episodi, ce ne sarebbero tanti da raccontarvi della Frazione Garbazzola di Calamandrana. Una notte, nella Frazione Garbazzola di Calamandrana, hanno trovato due seduti sugli scalini della chiesetta di san Defendente. E gli hanno chiesto: chi siete? cosa fate lì? E i due hanno risposto: spettiamo il treno per Orbassano. I due spettavano il treno per Orbassano seduti sugli scalini della chiesetta di san Defendente della Frazione Garbazzola di Calamandrana. Sempre nella chiesetta di San Defendente della Frazione Garbazzola di Calamandrana, una volta, hanno inaugurato la nuova campana. Don Stefano ha tirato la corda per farla suonare e la campana è caduta. La campana è caduta su Pino il genovese. Pino il genovese non si è fatto niente, ma poi a memoria della caduta della campana, gli hanno dedicato il Moscato “Su Pino”. E poi, l’ultima cosa che vi voglio raccontare è la mia giornata di degustazione di Moscato più di tutto il mondo. Che non so neanche esprimere quel più di tutto il mondo e vi dico solo più di tutto il mondo così capite. La mia giornata di degustazione di Moscato più di tutto il mondo è avvenuta da Cavallo Pietro, nella sua cantina che tutti chiamano “dai Nini”. La chiamano dai Ninni perché tanto tempo fa il mezzadro del nonno di Cavallo Pietro ebbe due gemelli. Nella cantina di Cavallo Pietro, che lo chiamo prima il cognome e poi il nome perché ai contadini di una volta ci piace di più così, dicevo nella cantina di Cavallo Pietro io ho fatto la mia giornata di degustazione di Moscato più di tutto il mondo. Cavallo Pietro fa il vino, ma devo confessarvelo: Cavallo Pietro è così cervellone, ma così cervellone che poteva lavorare al Cern di Ginevra. Lui va in giro, trova oggetti rotti e li ripara. Nella sua cantina aveva riparato una vecchia poltrona per fare la dialisi dell’ospedale chiuso di Canelli. La vecchia poltrona per fare la dialisi dell’ospedale chiuso di Canelli era rotta e l’avevano butta. E Cavallo Pietro l’ha aggiustata la vecchia poltrona per fare la dialisi dell’ospedale chiuso di Canelli e, genio, ti faceva fare la degustazione di Moscato sulla vecchia poltrona per fare la dialisi dell’ospedale chiuso di Canelli che dondolava. Che in tempi di pandemonia, si potrebbe rivalutare la degustazione di Moscato sulla vecchia poltrona per fare la dialisi dell’ospedale chiuso di Canelli che dondola. Che tutti adesso vogliono fare le degustazioni virtuali, che mi scappa la maionese a me. Ma le volete mettere le degustazioni virtuali con la degustazione di Moscato che Cavallo Pietro mi ha fatto fare sulla vecchia poltrona per fare la dialisi dell’ospedale chiuso di Canelli che dondolava? Secondo me, in tempi di pandemonia, potrebbe tornare di moda una degustazione così. Di Frazione Garbazzola di Calamandrana, ne ho trovata una uguale precisa scientifica in Toscana. Ma uguale precisa scientifica proprio che io gli voglio far fare un gemellaggio alla Frazione Garbazzola di Calamandrana con la Frazione Campiglia di Colle Val d’Elsa. Il mio amico Mauro, quando gli raccontavo che la Frazione Campiglia di Colle Val d’Elsa era uguale precisa scientifica alla Frazione Garbazzola di Calamandrana, diceva che no, non era vero. Una volta stavamo discutendo su quello e davanti al bar di Frazione Campiglia di Colle Val d’Elsa è sceso da una macchina uno tutto palestrato con gli occhiali neri e la bandana. E dopo essere sceso dalla macchina, quello tutto palestrato con gli occhiali neri e la bandana ha fatto scendere anche il cane e il cane indovinate? Era tutto palestrato con gli occhiali neri e la bandana. Da quella volta Mauro zitto, che la Frazione Campiglia di Colle Val d’Elsa è uguale precisa scientifica alla Frazione Garbazzola di Calamandrana che dobbiamo farle gemellare. Io lo so che a volte voi pensate che non vi racconti la verità. Ma vi giuro che io vi racconto la verità che più verità non si può. Non vi posso parlare di tutti della Frazione Garbazzola di Calamandrana. Vi vorrei parlare di tutti quelli della Frazione Garbazzola di Calamandrana, ma non posso. E allora la Rosina e io abbiamo una richiesta per Pierotto: Pierotto ce lo fai un video dove ci racconti tutti i personaggi della Frazione Garbazzola di Calamandrana? Che se Pierotto ci fa un video, dove ci racconta tutti i personaggi della Frazione Garbazzola di Calamandrana, lì ridiamo davvero.