Ciao Giacomo
Non ricordo l’anno esatto in cui ti ho conosciuto. Ci ha presentati Mariuccia ed è stata subito una simpatia a pelle reciproca. Negli anni, con Marianna, ho avuto l’onore di lavorare al tuo fianco in bellissimi e importanti progetti. Di te, mi ha sempre colpito quell’intelligenza acuta, che ti faceva tirar fuori un’idea geniale. Di me, ti aveva colpito soprattutto la mia borsa a forma di gallina. Nell’ultimo nostro incontro, poche settimane fa, mi hai sorpreso con un regalo: “L’ho vista, ti ho pensato e te l’ho comprata!” mi hai detto sorridendo. Una coloratissima gallina salvadanaio. Rosina. L’ho chiamata così, Giacomo. È il mio “Wilson” di questi giorni che non te li so definire. Con lei accanto mi sento meno sola. Scherziamo, lei e io, qui su Facebook e teniamo lontana un poco la paura di tutti. Grazie per questo regalo prezioso, Giacomo. Tu vai e io ne farò buon uso per dispensare qualche sorriso come avresti apprezzato tu.