Gli auguri di compleanno

Donatella Preti

Oggi la Rosina e io vi vogliamo proprio ringraziare a tutti per gli auguri di compleanno. Che ci avete fatto così tanti auguri di compleanno, ma così tanti, che se dobbiamo ringraziarvi a uno a uno forse finiamo al prossimo settembre di ringraziarvi. E allora vi ringraziamo tutti insieme che è da tanto tempo che non ci sentiamo più. Come state? La Rosina e io questo 2020 cominciamo a guardalo un po’ torvo, come la Nonna guarda noi. Ve lo ricordate come ci guarda torva la Nonna? Che è quasi finito questo 2020 ma non essendo ancora finito abbiamo adottato lo sguardo torvo. Magari lo spaventiamo il 2020 con lo sguardo torvo. Da oggi ci alleniamo anche davanti allo specchio, la Rosina e io, a fare lo sguardo torvo al 2020. Io, per fare lo sguardo torvo, mi ispiro alla Nonna ma anche a Marianna, la mia socia: Marianna fa lo sguardo torvo quando compie gli anni. Voglio riuscire a farlo anch’io quello sguardo torvo che fa lei quando compie gli anni. Non so se diventerò mai così brava nello sguardo torvo perché a me piace compiere gli anni. Non glielo dite, per carità, a Marianna che mi piace compiere gli anni! Fate finta che non avete sentito. A me piace a mille invecchiare. Mi piacerebbe proprio diventare vecchia, vecchia. Ma vecchia tanto. Che se lo dico a Marianna mi fa quello sguardo torvo che vorrei tanto imparare a fare io al 2020. Non a tutti piace invecchiare. A una che non le piaceva invecchiare era la mia amica Donatella. Ve la ricordate la mia amica Donatella quella degli scherzi a don Boero? Ecco, a lei, di invecchiare non le piaceva come a me. Io non lo sapevo perché io invece ero così felice di invecchiare che sarei anche invecchiata di cent’anni insieme a lei. A lei no, ma, zitta, non mi ha mai detto niente. A giugno ha deciso che non invecchiava più con me. Se me l’avesse detto che non le piaceva invecchiare, il modo per distrarla lo trovavo eh: le organizzavo qualche bello scherzo da fare e lei non si sarebbe neanche accorta di invecchiare. Che poi almeno avevo delle cose da raccontare alla Rosina se facevamo gli scherzi. E invece no, Donatella ha deciso. Che quando lei decideva una cosa, niente, non le facevi cambiare idea. Già lo guardavo torva prima il 2020, ma dopo che Donatella ha deciso di non invecchiare più con me, il 2020 lo guardo torvissima. Ma che non sono ancora brava a guardarlo torva il 2020, l’ho capito ieri. Ieri volevo festeggiare che ero invecchiata. E volevo festeggiare che ero invecchiata al  Ristorante Bandini con la mia amica Michela. Che bello ho un anno in più! ho detto alla mia amica Michela. Lei non mi ha guardato torva come Marianna e allora le ho detto: festeggia con me, Michela, che ho un anno in più! A Michela perché era stata gentile che non mi guardava torva, volevo farle vedere la strada più bella del mondo. Per me la strada più bella del mondo è quella che da Castagnole Monferrato va a San Desiderio di Calliano e Scurzolengo. È la strada bella a mille dove incontro a passeggiare d’estate il dott. Primo Avidano. Ve lo ricordate il dott. Primo Avidano? Il compleanno alla fine l’ho festeggiato con un motociclista. Contro un motociclista. Che l’ho visto arrivare come un angelo. Per fortuna che il motociclista è un po’ come me: anche lui vuole invecchiare tantissimo e allora si è fatto solo una contusione a una gamba. Il motociclista del mio compleanno deve invecchiare tantissimo anche perché è un motociclista bellissimo. E anche il papà del motociclista bellissimo, è un papà bellissimo. La mia amica Michela, che fa il medico e l’ha soccorso, ha detto: “Ma qui è davvero tutto bellissimo: la strada, il motociclista e il papà del motociclista!”. Così sa che non le racconto le bugie, la mia amica Michela, quando le dico che qui è tutto bellissimo. Il mio compleanno, poi, è finito. Che forse proverò lo stesso sollievo anche quando finirà il 2020. E che sto invecchiando si capisce anche dai regali: la mia amica Giuliana, che anche lei fa il medico e che anche lei vuole invecchiare con me, mi ha regalato un pulsossimetro da dito che subito non capivo manco cosa fosse. Il pulsossimetro serve se arriva la pandemonia, che ti misuri se hai ancora l’ossigeno. A 20 anni a nessuno sarebbe mai venuto in mente di regalarmi un pulsossimetro. Al motociclista bellissimo, di sicuro, non glielo hanno mai regalato un pulsossimetro. Ma a me sì, perché si invecchia e non si sa mai che non arrivi anche la pandemonia. Perché se non impariamo a guardare torve torve il 2020, ho detto alla Rosina, figurati se non prendiamo anche la pandemonia! Guarda, ci scommetto che la prendiamo la pandemonia! Anche se stiamo a casa che tanto non c’ho manco la macchina e c’è la Nonna con l’alito che puzza, sento che ci viene a cercare la pandemonia. E noi, zac, tiriamo fuori il pulsossimetro! Allora la ringraziamo tanto io e la Rosina, la mia amica Giuliana che vuole invecchiare con noi e che anche a lei, io lo so, le piace invecchiare. E anche alla Rosina le piace invecchiare, perché gallina vecchia fa buon brodo. La Rosina si sta allenando a guardare torva torva il 2020 perché la pandemonia non la vuole prendere. E anch’io mi sto allenando a guardare torva torva il 2020 perché la pandemonia non la voglio prendere. Non so se impareremo a guardare torve torve il 2020. Sarà difficile accettare il 2020. Di sicuro non lo potremo cambiare, ma ci teniamo la nostra voglia di invecchiare, di ridere e di bere pure il bicchiere mezzo pieno!